Diciamolo apertamente: ascoltare una “buona omelia” la domenica non sempre è facile. Un po’ per l’abitudine dei fedeli di ritenere la predica, per un verso la parte più importante della messa o anche, al contrario, quella più scontata e moraleggiante del “già saputo”; peraltro questa svista è consuetudine mentale anche in alcuni sacerdoti. Nell’uno e nell’altro caso si dimentica che la messa non è un semplice ricordo storico della morte e resurrezione di Cristo, evento accaduto più di duemila anni fa ma la presenza oggi di Cristo ovunque nel mondo vive la comunità dei credenti, cioè la Chiesa.
Sicuramente non si può imputare questa svista a Carlo Rusconi, nato a Rimini nel 1942 e ordinato sacerdote per la diocesi di Rimini nel 1966. Una vita spesa nello studio e nell’insegnamento delle lingue bibliche, in particolare greco e latino; con alle spalle numerosi libri su questo argomento ma anche scrittore di racconti e, abbastanza recentemente, anche di un libro di poesie in dialetto riminese. Da qualche anno a questa parte, ovviamente col consenso del sacerdote, alcuni suoi amici si sono presi la briga di registrare e trascrivere le sue omelie domenicali. Ne sono già usciti alcuni volumi. Si tratta di libri che hanno volutamente mantenuto una certa fedeltà al parlato e in qualche caso offrono espressioni anche gergali e dialettali. Ma che dal punto di vista del contenuto sono formalmente ineccepibili e in qualche caso sorprendenti, nonostante si tratti di prediche e non di lezioni universitarie.
L’ultimo, a cura di Adele Ciavatta e Bruno Angelini, raccoglie le omelie dell’anno liturgico A 2019-2020, verrà presentato
SABATO 19 NOVEMBRE ALLE ORE 10
nell’aula magna dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli” delle Diocesi di Rimini e di San Marino – Montefeltro, a Rimini in via Covignano 265.
Saranno presenti il vescovo mons. Francesco Lambiasi, il direttore dell’ISSR don Marco Casadei e lo stesso don Carlo Rusconi.