Laila Lucci, Testimoni del Risorto. Percorsi di Pneumatologia lucana a partire dal libro degli Atti, Ed. Pazzini, Verucchio 2007
Luca è considerato “l’evangelista dello Spirito Santo“, quasi un cantore della terza Persona della Santissima Trinità nelle sue opere meravigliose. Egli è attentissimo all’azione dello Spirito di Dio dal concepimento verginale di Maria all’azione di ispirazione e accompagnamento della missione degli apostoli. Attestano ciò le ricorrenze del sostantivo pnèuma, che nel terzo vangelo risultano triplicate rispetto a quello di Marco, e soprattutto, sono presenti nel libro degli Atti, in particolare nella prima parte.
Anche il ministero dell’annuncio salvifico di Gesù si era svolto per mezzo del pneuma divino presente in lui. Mediante la stessa forza la Chiesa continuerà l’opera del Cristo, affinché il messaggio salvifico si diffonda e venga accolto in tutto il mondo. Dalla prima effusione, poi, la sua presenza in mezzo ai credenti sarà l’imprescindibile centro di interesse della vita e della riflessione cristiana, il chiarificatore dell’identità della Chiesa e il propulsore della sua azione missionaria.
Scopo dell’opera lucana è proprio quello di mostrare ciò che lo Spirito ha fatto nello sviluppo della Chiesa e per la sua diffusione mediante l’annuncio, a partire dall’opera di Gesù di Nazaret. La presenza dello Spirito agisce così da chiave di lettura unitaria di Vangelo e Atti, è il collante che unisce, all’interno del progetto divino di salvezza, il vissuto di Gesù di Nazaret, pieno di Spirito, la sua promessa di inviare il Consolatore, il mandato dell’annuncio della salvezza a tutto il mondo, a partire da Gerusalemme e l’esperienza della prima Chiesa cristiana. Senza rinnegare il vissuto religioso dell’ebraismo, essa si diffonderà attraverso la Parola e lo Spirito, al quale il libro degli Atti riconosce il ruolo incontestato di guida.
di Laila Lucci