Plasmati dalla Sapienza, Un confronto biblico, antropologico e filosofico sull’attualità del libro della Sapienza, a cura di Laila Lucci e Natalino Valentini, Effatà Editrice
Cronologicamente l’ultimo testo dell’Antico Testamento (I sec. a.C.) fu scritto in greco in un mondo dominato e unificato dalla cultura ellenistica.
Mirabile incontro tra le diverse culture medio-orientali, tra teologia ebraica e filosofica greca, alle soglie del Cristianesimo, il Libro della Sapienza è intriso di cultura e spiritualità, di impegno radicale, di fedeltà alla storia di Israele e alla sua fede.
Un Libro solare, ma anche sfuggente, allettante per il suo contenuto simbolico e perciò carico di allusioni letterarie e di rimandi interpretativi, ma anche momento decisivo del vincolo d’amore e di giustizia con Dio.
L’incontro con la Sapienza personificata, che da sempre attrae il cammino dell’uomo, raggiunge in questo Libro la percezione viva della bellezza creatrice, lasciando trasparire una straordinaria teologia mistica nella quale la creatura entra in una relazione intima e misteriosa, ma reale, con la vita e il pensiero di Dio.