Rimini, lì 18 marzo 2020
A tutta la comunità di formazione e ricerca dell’ISSR;
Ai componenti del Consiglio di Istituto;
A tutti i docenti;
A tutti gli studenti;
Alle operatrici di Segreteria.
Gentilissimi colleghi, cari amici,
facendo seguito alla nota precedentemente inviata (il 29 febbraio), vi confermo, purtroppo, tutte le limitazioni imposte dalle attuali disposizioni governative, almeno fino al 3 aprile (ma che purtroppo potrebbero ulteriormente prorogarsi).
Nella drammatica emergenza epidemiologica nella quale ci siamo venuti a trovare, quasi improvvisamente coinvolti, insieme a tante altre persone, desidero rivolgere a ciascuno di voi una parola di sostegno e di comunione, anche come Direttore dell’Istituto.
Corrispondendo alle richieste imposte dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (del 4.3.2020 e del 9.3.2020), l’Istituto ha preso una serie di misure precauzionali come segno di attenzione e di responsabilità, annullando le conferenze in programma e sospendendo le attività didattiche. Successivamente, in ottemperanza al decreto del 9 marzo, che prevede la chiusura delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado fino al 3 aprile, ci siamo attivati per l’insegnamento a distanza attraverso una piattaforma online. Ogni Docente è stato invitato a svolgere le lezioni a distanza (utilizzando la piattaforma Cisco Webex Meeting), rispettando gli orari previsti, per ogni singolo corso, oppure a predisporre un apposito calendario con il tema della lezione e la bibliografia di riferimento (testi, articoli o anche appunti del Docente stesso). Successivamente vedremo poi come affrontare le verifiche, gli esami, le discussioni delle tesi finali.
Insomma, il lavoro continua, sia pure in modo inconsueto, con il progressivo sopravvento del virtuale sul reale, sacrificando dolorosamente il valore e il significato della relazione personale. In questo tempo difficile di particolare fragilità, apprensione ed incertezza siamo comunque sollecitati a cogliere l’inatteso. Forse il nostro compito, ora, è anche quello di testimoniare la nostra presenza, e la presenza della formazione e della costruzione della conoscenza, sia pure in uno stato di eccezione e di inciampo, elaborando nuovi linguaggi e diverse metodologie, coniugando umanità e tecnica.
Molti già considerano il fatto che questa pandemia, in un modo e in una misura forse mai sperimentate finora, imporrà un ripensamento radicale della nostra responsabilità nei confronti dell’umanesimo degli affetti e dei valori di riferimento della nostra visione del mondo. Anche per questo, l’importanza della ricerca, dello studio, della formazione e della dedizione per il bene comune, soprattutto per la cura dei più deboli, dovranno essere decisamente riabilitati come forme della normalità sociale, non dell’eccezione. Le famiglie sono certamente in prima linea, in questa sfida. Nonostante la durezza della prova di fronte a tante fragilità, siamo testimoni ammirati delle molte persone che mettono a disposizione con incredibile generosità la loro competenza e la loro assistenza, perché nessuno sia abbandonato o scartato dalle cure della comunità. Di questa evidenza dovremo tutti fare tesoro.
Desidero esprimere – anche a nome del Moderatore dell’ISSR “A. Marvelli” (S. E. Mons. Francesco Lambiasi) e di S. E. Mons. Andrea Turazzi (vescovo di San Marino-Montefeltro) – la mia gratitudine e la mia ammirazione per il modo in cui l’Istituto – i Docenti, gli Studenti, il Personale tecnico e amministrativo – si sta disponendo giorno per giorno ad affrontare e a condividere questa prova difficile, anche nell’ambito delle sue funzioni accademiche e della sua vita istituzionale.
In unione di fede e di preghiera, mando un abbraccio fraterno per Voi, per i vostri Familiari e per tutte le persone affidate ai vostri affetti e alle vostre cure.
Grazie di cuore per la preziosa collaborazione di ognuno e di tutti.
prof. Natalino Valentini
Direttore ISSR “A. Marvelli”