Intervista comparsa su “Il Ponte” del 24 febbraio 2010
Il 30 gennaio scorso, il Card. Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l’Educazione Cattolica della Santa Sede Vaticana, ha firmato il Decreto che approva l’istituzione del biennio di specializzazione presso l’ISSR “A. Marvelli” della Diocesi di Rimini. Il risultato è giunto al termine di un complesso iter istituzionale e sancisce il riconoscimento formale di un percorso formativo completo nelle Scienze Religiose, che prenderà avvio a partire dal prossimo settembre 2010.
Abbiamo chiesto al Prof. Natalino Valentini, Direttore dell’ISSR, di aiutarci a cogliere la rilevanza di questo riconoscimento, ma anche delle nuove opportunità e prospettive.
Nel 2006 la Congregazione aveva già eretto e approvato l’ISSR come Istituzione Accademica della Diocesi di Rimini, collegata alla Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna. Questa nuova approvazione segna un’ulteriore conferma del valore formativo del percorso proposto. Qual è il bilancio di questi primi tre anni, e quali i passi che hanno portato a questo importante riconoscimento?
Dal settembre 2006 il nostro Istituto ha dato avvio al primo ciclo di studi del nuovo ordinamento che consente di conseguire la laurea triennale. Ora la stessa Congregazione vaticana, valutando molto positivamente l’attività svolta, ha approvato anche il Biennio di Specializzazione per il conseguimento della Laurea magistrale (specialistica). Questo risultato è il frutto di molteplici fattori: anzitutto il positivo incremento delle iscrizioni riscontrato negli ultimi anni; il solido impianto strutturale e il buon livello qualitativo del percorso formativo triennale; l’intensa attività di ricerca messa in atto annualmente tramite seminari di studio, convegni e conferenze; l’avvio di proficue collaborazioni con alcune istituzioni e centri di formazione scientifica presenti sul territorio, a partire dalle sedi universitarie. Va inoltre segnalata la ricca e curata promozione editoriale che ha portato alla pubblicazione negli ultimi 8 anni di oltre 25 volumi (sia con editori locali, sia nazionali), ma anche di una propria rivista-Annale (“Parola e Tempo”) giunta all’VIII numero e sempre più apprezzata a livello nazionale, come pure di una collana editoriale dell’ISSR (“Gregorio da Rimini”). Tutto questo testimonia l’intensa attività di formazione culturale e ricerca teologica svolta negli ultimi anni. Infine, un positivo risvolto ha assunto anche la stretta contiguità strutturale e funzionale tra Istituto e Biblioteca Diocesana “Mons. Emilio Biancheri”, che dispone di uno straordinario patrimonio (oltre 70000 volumi) nell’ambito storico e delle scienze teologiche e religiose. L’insieme di queste motivazioni, unitamente ad altre condizioni di contesto, hanno certamente favorito il conseguimento del felice risultato.
Qual è la reale portata di questo riconoscimento per la nostra Chiesa e area territoriale e come valorizzare questa preziosa opportunità?
Si tratta di un risultato storico e per diversi aspetti davvero eccezionale. Per la prima volta, infatti, alla nostra Diocesi viene riconosciuta la possibilità di dare forma e concretezza a un vero e proprio Centro di studi e formazione di livello universitario; un percorso formativo completo nelle Scienze Religiose equiparato giuridicamente a quello delle Università statali (3+2). In virtù dell’ingresso della Congregazione nell’intesa con gli Stati dell’Unione Europea per il reciproco riconoscimento dei titoli accademici, questo percorso consentirà il conseguimento di un titolo di studio universitario di rilevanza europea, valido non solo in ambito ecclesiale, ma anche civile, sia per l’Insegnamento della Religione Cattolica nella scuola pubblica, sia per altre finalità professionali e per concorsi pubblici.
La comunità di ricerca radunata attorno all’Istituto (direzione, segreteria, docenti, studenti…) è ovviamente molto lieta e onorata del raggiungimento di questo risultato, ma tutto questo soprattutto ci sollecita a svolgere il nostro servizio con rinnovata cura, attenzione, competenza e responsabilità, cercando di corrispondere nel modo migliore alle sfide qualitative e professionali giustamente richieste. In particolare vorrei sottolineare che da ora in avanti si apre una straordinaria opportunità formativa per l’intera Comunità ecclesiale, invitata a valorizzare questa occasione per affrontare nel modo migliore le grandi trasformazioni sociali e culturali in atto, le sfide di una rinnovata azione evangelizzatrice e di un fecondo incontro tra la fede e la cultura nel nostro tempo. Tuttavia, non si tratta soltanto di una notevole opportunità e risorsa per la nostra Chiesa, ma anche per le Diocesi a noi vicine e per l’intero territorio romagnolo. Al momento, infatti, il nostro ISSR “A. Marvelli” risulta il solo Istituto presente in Romagna, formalmente riconosciuto dalla Congregazione, l’unico in tutta la Regione ad aver ottenuto la possibilità di istituire due distinti indirizzi di specializzazione.
Quali sono nello specifico questi due indirizzi? Come si collocano nella più ampia offerta formativa che l’ISSR propone a chi desideri approfondire lo studio delle Scienze Religiose? A chi viene rivolta questa proposta di formazione?
I due indirizzi riconosciuti riguardano settori distinti: l’indirizzo Pedagogico-didattico e quello dell’Arte sacra e turismo religioso. Entrambi i bienni di specializzazione prenderanno avvio dal prossimo Anno Accademico (settembre-ottobre 2010). Potranno accedere a queste specialistiche, come studenti ordinari, tutti coloro che sono già in possesso del titolo di laurea triennale in Scienze Religiose, oppure di altro titolo di Laurea conseguito in ambito universitario civile (valutando poi le necessarie integrazioni). Naturalmente saranno previste anche iscrizioni di studenti ospiti e uditori.
I due indirizzi della Laurea specialistica intendono inserirsi come valida opportunità di formazione nel tessuto sociale della nostra città. Quali gli obiettivi formativi e i possibili sbocchi occupazionali che possono aprirsi ai futuri laureati in Scienze Religiose?
L’indirizzo Pedagogico-didattico intende offrire l’opportunità di una formazione completa non solo a tutti gli aspiranti insegnanti di religione cattolica nella scuola pubblica e privata (che da ora in avanti necessitano anche di una laurea specialistica per svolgere il loro insegnamento), ma anche a tutti coloro che intendono qualificarsi nell’ambito socio-educativo in vista di un concreto servizio di docenti, educatori di comunità, animatori di oratori, centri educativi, docenti di sostegno per attività educative e integrative, mediatori interculturali; operatori culturali e della comunicazione sociale.
Il secondo indirizzo di Arte sacra e turismo religioso intende invece corrispondere alla specifica vocazione economica e turistica del nostro contesto, puntando già dai prossimi anni alla valorizzando della cultura e dell’arte come straordinario potenziale di sviluppo economico e civile del nostro territorio. Oltre all’obiettivo di creare un polo qualificato di formazione, studio e ricerca sull’Arte sacra (a partire dall’area romagnola), l’intento è soprattutto quello di offrire concrete opportunità professionali connesse al turismo culturale e religioso, finora generalmente trascurato, valorizzando il patrimonio artistico di Rimini e del ricco entroterra, soprattutto del Montefeltro, ma anche mettendo in atto una stretta collaborazione con il polo bizantino della Diocesi di Ravenna, come pure con le diocesi di Cesena e Forlì. Occorre tuttavia passare al più presto alla concretizzazione di queste possibili prospettive professionali: esperti e responsabili di arte sacra e di Beni culturali ecclesiali; responsabili della tutela e valorizzazione dei Beni artistici del territorio; archivisti; bibliotecari; accompagnatori turistici; consulenti di architettura religiosa; educatori all’immagine; catechisti e liturgisti; operatori della cultura ecc.
Come si potrà conciliare questa prospettiva di formazione universitaria con la formazione pastorale più interna alla vita della Chiesa?
La scelta operata già da anni dal nostro Istituto è stata e resta quella di mantenere un forte radicamento ecclesiale. L’ISSR “A. Marvelli” è una realtà al servizio anzitutto della nostra Chiesa diocesana e in questi anni ha costantemente cercato di coniugare ricerca e formazione teologica dei laici con la formazione permanente in ambito catechetico, pastorale e ministeriale. Negli ultimi dieci anni gran parte di coloro che si sono preparati al diaconato o ad altri servizi speciali nella vita della Chiesa, hanno qualificato la loro scelta con un preciso percorso formativo svolto presso l’Istituto. Un livello più qualificato di conoscenza e di formazione interna alla vita della Chiesa non solo non esclude i gradini precedenti, anzi, li presuppone. Dunque, tra le tante proposte e opportunità (Corsi, Seminari teologico-pastorali, laboratori ecc.) attivate ogni anno dall’Istituto, ognuno può scegliere cosa e come frequentare. Occorre soltanto rendersi conto che la crescita di una fede adulta e pensata non avviene per moto spontaneo, ma all’interno di un’esperienza religiosa viva che esige anche impegno, dedizione, ricerca interiore, costante esplorazione delle fonti bibliche e della tradizione della Chiesa.