“Cultura”: l’unica parola di cui non esiste definizione, poiché ce ne sono così tante che nessuna riesce ad esaurire il suo significato. Tra le tante, però, ce n’è una che mi provoca particolare “simpatia” ed è la seguente: «La cultura è ciò che rimane in te quando hai dimenticato tutto quello che ti hanno insegnato». La definizione può ben applicarsi per analogia a «Parola e Tempo», l’Annale dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli”, giunto quest’anno alla sua XI edizione (il primo volume fu edito da Il Ponte nell’anno giubilare). Cosa rimane dell’impegno formativo della Chiesa riminese al termine di un anno? Cosa rimane della Settimana biblica? Dei convegni dei vari Uffici diocesani? Cosa rimane dei seminari e dei cicli di incontri promossi dall’Issr “A. Marvelli”? Cosa resta delle lezioni magistrali del nostro vescovo Francesco Lambiasi? Cosa rimane del passaggio dei più rinomati teologi, filosofi, artisti e pastori della Chiesa che attraversano la nostra città? Cosa rimane, insomma, della Parola che attraversa il nostro tempo? Rimane questa sorta di collana, che raccoglie pazientemente e umilmente queste “perle”, che la Parola semina nella nostra Chiesa, nel Tempo di un anno accademico e liturgico. Un volume umile quanto prodigioso, poiché la sua “grandezza”consiste – paradossalmente – nella sua “piccolezza”, cioè nel riflettere la vita pulsante di una Chiesa fervente e dinamica come la nostra. Un Annale apprezzato non solo in ambito ecclesiale, proprio perché non è pensato “a tavolino”, ma sorge dalla vita vera di un popolo in cammino, da una fede che si sforza di pensare, di capire e di sondare il mistero di Dio e i “segni dei tempi”, la fede in Gesù Cristo e le opere dello Spirito nella Chiesa. Un volume umile anche perché nato in sordina e divenuto in poco più di dieci anni uno degli strumenti più rinomati nel panorama degli studi teologici, non inferiore a quanto proposto anche a prestigiose Università e Facoltà teologiche. La frammentarietà che a volte si può percepire di fronte alle numerose proposte formative e culturali della nostra Chiesa è ricomposta nelle sette Sezioni che formano la struttura di «Parola e Tempo», che hanno l’obiettivo, appunto, di armonizzare le diverse esperienze formative e culturali maturate nell’ultimo anno; un lavoro di “tessitura” da cui emergono le “pennellate” del capolavoro dello Spirito di Scienza e di Sapienza nella nostra Chiesa, ovvero la “via” su cui lo Spirito di verità ci sta conducendo nella sua missione di “condurci alla verità tutta intera” (Gv 16,13). Nell’ultimo numero (11/2012) la sezione monografica è dedicata al 50° compleanno del Concilio Vaticano II, uno dei due strumenti preferenziali per vivere l’Anno della fede e di cui – come ha recentemente avuto modo di dire Benedetto XVI in uno dei suoi ultimi interventi da Papa – solo ora si sta scoprendo quello “reale”, perché finora il popolo di Dio ha recepito soprattutto il Concilio “virtuale” propagandato dai media (Lectio ai parroci di Roma, 14 febbraio 2012). Il numero riporta inoltre gli interventi alla Settimana biblica, la Prolusione all’Anno Accademico, le esperienze pastorali (meditazione del vescovo Lambiasi sulla sapientia crucis, gli interventi al Seminario di studi per la Settimana di Preghiera per l’unità dei cristiani, il Progetto di iniziazione cristiani della Diocesi di Rimini, le riflessioni sugli Orientamenti pastorali della Cei), alcuni studi dei docenti, collaboratori e studenti dell’Issr “A. Marvelli” e interventi connessi alla vita culturale della città nell’apposita sezione Agorà: città e cultura. Di particolare rilevanza la sezione Poesia e preghiera, che raccoglie anche contributi sull’arte sacra in connessione all’omonima Laurea specialistica, e che conferisce originalità e prestigio all’intero Annale. L’ultimo numero si conclude quest’anno con una “sessione straordinaria” tutta dedicata in memoriam di don Agostino Gasperoni, docente di Teologia biblica all’Issr “A. Marvelli”, in cui ha insegnato da vero maestro fino agli ultimi giorni della sua vita. Il X numero raccoglie in appendice gli indici di tutte le annate (2001-2011): una sorta di “mappa” del cammino percorso dalla nostra Chiesa sulle vie della Verità e della Bellezza.
Cosa dicono:
Card. Gianfranco Ravasi: ogni anno, fino al 2010, ha puntualmente inviato al Direttore dell’Issr “A. Marvelli”, il prof. Natalino Valentini, parole di particolare apprezzamento e incoraggiamento per l’Annale «Parola e Tempo».
Card. Zenon Grocholewski (Prefetto della Congregazione per l’Educazione cattolica e Gran Cancelliere della Pontificia Università Gregoriana e del Pontificio Istituto di Studi Arabi e d’Islamistica): «Uno strumento prezioso per la formazione teologica dei laici».
Vera Zamagni (Membro del Comitato per gli Studi Superiori di Teologia e di Scienze Religiose della Cei): «Uno strumento di grande valore formativo, invidiabile anche per molte Facoltà teologiche».
La Rivista «Civiltà Cattolica»: negli ultimi anni ha sempre recensito con particolare apprezzamento qualitativo i volumi pubblicati.
Maurizio Schoepflin (Filosofo e pubblicista di Avvenire): «L’ISSR “A. Marvelli” della diocesi di Rimini dà ancora una volta prova della sua vitalità con la recente pubblicazione dell’Annale dal titolo “Parola e Tempo”, che si colloca all’interno di una serie molto
consistente di testi già usciti a partire dal 2000. […] Per concludere, una parola sulla veste editoriale del volume: curata ed elegante, come sempre sono quelle dell’editore Pazzini» (Toscana oggi, 20 gennaio 2013).
Le grandi firme
Andrea Riccardi (1/2002)
Serena Noceti (1/2002)
Luigi Alici (1/2002)
George Cottier (2/2003)
Thomas Spidlik (4/2005; 7/2008)
Richard Cemus (5/2006)
Ignace Moussa I Daoud (5/2006)
Gianfranco Ravasi (6/2007)
Francesco Lambiasi (6/2007)
Piero Stefani (6/2007)
John Lindsay Opie (7/2008)
Lubomir Zak (7/2008)
Angelo Scola (7/2008)
Marco Frisina (8/2009)
Enzo Bianchi (8/2009)
Cesare Giraudo (9/2010)
Timothy Verdon (10/2011)
Elena Bosetti (10/2011)
Bruno Maggioni (10/2011)
Stefano Zamagni (10/2011)
Corrado Benassi (10/2011)
Real Tremblay (11/2012)
Elisabetta Casadei