Articolo del direttore Natalino Valentini su «La Voce» venerdì 10 ottobre 2013

È ormai celebre l’interrogazione posta da Dostoevskij sulle labbra del giovane nichilista Ippolit: “Quale bellezza salverà il mondo?”. Una domanda nella quale secondo il grande scrittore russo è racchiuso il senso ultimo dell’esistenza. L’uomo, infatti, potrebbe rinunciare a tutto, ma non a quella bellezza che è splendore del vero e del bene, e che potrà salvarci dalla rassegnazione e dalla disperazione.