AA. VV., Mistero di Cristo, mistero dell’uomo. La “nuova questione antropologica” e le radici della fede , Ed. Paoline, Milano 2005
Cosa significa contemplare il mistero dell’uomo nell’orizzonte del mistero di Cristo? Che cos’è l’uomo qui su questa terra? La domanda intorno all’uomo si fa sempre più stringente e drammatica. Oggi è sempre più in discussione l’uomo stesso e la coscienza che egli ha di sé. Sembra imporsi, infatti, una nuova “questione antropologica”, che a differenza del passato non si preoccupa tanto di interpretare l’uomo, quanto piuttosto di trasformarlo mediante le più sofisticate tecnologie artificiali. Questi processi di trasformazione fanno leva su una concezione puramente naturalistica e materialistica dell’essere umano che tende a neutralizzare ogni differenza qualitativa tra noi e il resto della natura. Eppure uno sguardo appena più profondo ci dischiude il mistero indeducibile della sua natura.
La contemplazione del volto di Cristo, Figlio di Dio e nostro Redentore, è invocata con rinnovato ardore dai più recenti documenti magisteriali, nella profonda convinzione che il primato della Chiesa resta sempre quello di «testimoniare la gioia e la speranza originate dalla fede nel Signore Gesù Cristo, vivendo nella compagnia degli uomini» (Cvmc, 1). Il soggetto di ogni azione salvifica, e quindi di ogni azione pastorale ed ecclesiale, è Cristo. Da lui scaturisce la sorgente della vita per ogni creatura e a lui è orientata l’intera storia umana. Talvolta, tuttavia, abbiamo come l’impressione di non avere più nulla da scoprire e da conoscere rispetto a Cristo, pensiamo ormai di sapere tutto su di lui. Eppure c’è in Cristo un novum inesauribile che va continuamente riscoperto e che interpella radicalmente ogni uomo.
I saggi raccolti in questo volume sono il frutto di questo fecondo tentativo di ripensamento radicale del Mistero di Cristo, tenendo insieme in modo esemplare molteplici e complementari prospettive di ricerca (biblica, dogmatica, patristica, antropologica, etica, spirituale). Nella loro pluralità di approccio questi percorsi convergono unitariamente verso la centralità del mistero del Verbo incarnato; un ripensamento che non soltanto ci aiuta a riscoprire le radici della fede cristiana in Gesù Cristo Salvatore, ma anche a ricomprendere il fulcro della realtà e dunque anche la vera natura dell’uomo. Come già rimarcato dai padri conciliari, il mistero dell’uomo si rivela chiaramente, in una prospettiva di fede, solo attraverso la rivelazione di Cristo, che rivelando il Padre, svela pienamente l’uomo all’uomo e gli rende nota la sua altissima vocazione, quella verso la pienezza della divinoumanità. Ogni verità sull’uomo trova in lui la sua sorgente e il suo vertice (cfr. GS 22).
dalla prefazione di Natalino Valentini